Rubrica: Igno's Adventures - Chapter I


Non so neanche da dove iniziare per raccontarvi quello che è accaduto oggi (17 settembre 2012) nell' ormai famoso spot della piscina abbandonata a Udine...


Mattia Restante era in preda ad uno dei suoi raptus di follia!


Dopo aver chiuso Nollie Heelflip giù dal bank ha deciso che doveva assolutamente filmare qualche extra footage per il video di Tabyosh.


Mattia si è recato in prossimità di una delle tante vetrate per accingersi a romperla: prende la tavola in mano e la scaraventa a tutta forza sull'obbiettivo prescelto. Nel giro di un secondo sono schizzati vetri in ogni dove!


Tutto contento del risultato ottenuto si è avvicinato per prendere il deck che (con sua grande sorpresa) era finito nel bel mezzo di quella che definirei una giungla di arbusti pieni di spine.

Abbiamo dovuto ingegnarci per poter recuperare la tavola…


Dopo vari tentativi falliti utilizzando un ramo, che ha solo peggiorato la situazione facendo cadere ancora più in fondo la tavola, abbiamo cercato di calare giù Mattia utilizzando un tubo gigante di plastica (peccato che non ho la foto, la scena era piuttosto comica). Ad ogni modo l'idea è stata scartata in quanto troppo pericolosa.

Intanto il tempo passava ed eravamo un po' preoccupati per le sorti di Tabyosh che aveva perduto il treno per Vittorio Veneto, ancora non so come abbia fatto a raggiungere casa (probabilmente è stato teletrasportato da uno dei suoi amici alieni).

Non ci siamo dati per vinti: lo skate non poteva rimanere li! Siamo scesi alla ricerca di un ingresso per entrare nei meandri della giungla selvaggia. Essendo quel posto un labirinto ci abbiamo messo qualche try per trovare il giusto spot.


Arrivati sul luogo Mattia ha dovuto rompere una seconda finestra a circa 3 metri di altezza, per poi arrampicarsi su mentre io lo tenevo in equilibrio su una scala vecchissima che avrebbe potuto cedere da un momento all'altro!


Per fortuna eravamo anche provvisti di cesoie (gentilmente lasciate li per i posteri dal buon Michael) così Mattia ha potuto crearsi un varco nella giungla e recuperare finalmente il tesoro perduto.

Come potete notare dalle foto il nostro giovane eroe non è tornato a casa indenne…



Mattia ha lasciato come firma una faccina sorridente, disegnata col suo stesso sangue appena fuori l'ingresso della piscina: un segnale di avvertimento per chiunque decidesse di avventurarsi all'interno!


Fine della storia.

Testi e foto by Luca Poldelmengo.

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